Antonella Di Massa, chiesta archiviazione per la donna scomparsa e trovata morta a Ischia
La Procura di Napoli ha chiesto l'archiviazione delle indagini sul caso di Antonella Di Massa, la donna prima scomparsa e poi trovata morta undici giorni dopo a Ischia, nel Golfo di Napoli. Secondo l'avvocato Francesco Brizzi, legale della famiglia, "il pubblico ministero non ritiene sussistenti elementi oggettivi del reato ipotizzato di istigazione o aiuto al suicidio. Conclusione a cui giunge considerando diversi elementi che consentono di ritenere, al di là di ogni ragionevole dubbio, la natura suicidiaria per avvelenamento del decesso". Brizzi ne ha parlato a Chi l'ha visto?, il programma che si occupò della sua scomparsa il 17 febbraio e i cui inviati, undici giorni dopo, trovarono proprio il corpo della donna durante le ricerche.
L'avvocato ha poi parlato, sempre sulla richiesta di archiviazione, del "ritrovamento nel sangue e nel contenuto gastrico del cadavere della persona offesa di tracce obiettive di glicole etilenico, ovvero del liquido refrigerante per auto che la signora Antonella Di Massa risulta aver acquistato in totale solitudine. Ad escludere l'intervento e/o la presenza di atti di violenza da parte di terzi vi è inoltre", ha concluso Brizzi, "la circostanza che nessun elemento in tal senso è emerso dall’autopsia e che l'esame genetico del materiale subungueale è risultato negativo quanto alla presenza di tracce genetiche di altri soggetti". Insomma, il caso si appresta davvero a chiudersi: con ogni probabilità, a meno di nuovi elementi, la Procura si muove verso l'archiviazione, e il caso di Antonella Di Massa diverrà classificato come suicidio.